Una cassa piena di ricordi

Chi mi conosce lo sa e sopporta i miei post che scrivo alle volte più per me che per gli altri. Come scrivere sull'amato diario.

Oggi è arrivata la spedizione che attendevo da oltre un mese: una cassa piena di ricordi. Dalla casa dei miei genitori, che non c'è più essendo stata venduta e quindi sicuramente destinata a pesante ristrutturazione con relativa eliminazione di ogni possibile riferimento alla sua vita precedente.

Sì perche la case hanno una vita, non lo sapevate? Anche loro nascono, cambiano, crescono e muoiono, come i loro proprietari.

E di questo sto parlando: salvare dalla dimenticanza e dall'oblio qualcosa di ciò che è appartenuto alla mia famiglia, che abbiamo vissuto insieme, che la casa ha custodito gelosamente per decenni.

Come mi immaginavo l'impatto è stato forte. Ora sono qui: i resti della mia vita trascorsa, della mia famiglia smembrata, di un passato che non vuole lasciarmi, mai.

Ma poi sento che mi daranno forza, come pilastri su cui fondare la seconda parte della mia vita. Perché bisogna guardare avanti, dicono. In fondo è per questo che siamo venuti sin qui no, per poter guardare avanti.

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